Guardo le dita alla
triestina del bar. Aduna
le molliche dei tramezzini
con l’unghia magnetizzata
del mignolo, le mette
a piramide.
Come
un ladro di tomba, penso
al faraone che vi ha
nascosto.
È un intervallo
lungo, questo, per me.
Ormai non chiede
l’accendino viola che
poso sempre sul banco, e
s’accende. Il re
è morto, spiega l’anello
del fidanzato.
Fuori gli uccelli partono.
Collana Spillature
Alessandro Ricci L’arpa romana
A cura di Francesco Dalessandro
2007 Pagine 40 Euro 4,00