IL LABIRINTO |
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Il sogno e altri pezzi domestici
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I sonetti più belli di Shakespeare «Incomparabile gemma», «magnifiche esplosioni di tristezza e di sconforto», i «gridi d’amore più puri (poeticamente parlando) e più sostenuti che vi siano», così Giuseppe Tomasi di Lampedusa dichiara il suo amore per questi quaranta sonetti di Shakespeare, «fra i massimi che mano umana abbia scritto». A 450 anni dalla nascita del Bardo, Ladro gentile è il frutto della scelta elettiva dell’autore del Gattopardo, che il poeta Francesco Dalessandro ha trasferito nella nostra lingua restando fedele alla struttura «rigida ma straordinariamente armoniosa ed efficace» del sonetto scespiriano; forgiando un verso vario e variabile per misura e peso, elastico secondo circostanze e necessità. L’esito è una traduzione di grande spessore e musicalità, degna di essere accostata ai tre rari avvicinamenti di Eugenio Montale agli immortali sonetti. da Ladro gentile
Quando all’appello del dolce, silente pensiero
(Traduzione di Francesco Dalessandro) |
Edizioni Il Labirinto |