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Domenica
mattina
Notizie sullautore
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In Stevens i caratteri depoca (Domenica mattina
fa parte del libro desordio, Harmonium, pubblicato nel 1923)
sono riscattati dalla luminosa levità con cui egli mantiene aperto
il dissidio che anima la sua poesia (o i molti dissidi; ma centrale, quello
tra unidea di innocenza del mondo, col suo repertorio creaturale
e sensuale, e una condizione mortale e irredenta, su cui, anzi, grava
lombra cruenta, funerea dell«antico sacrificio»...),
e lo volge, operando nellombra nel crepuscolo di inizio secolo
, in direzione della luce. Una luce che è solare e verbale
insieme, poiché il poeta lenisce la sua ansia di riappropriazione
edenica della terra, riconoscendo alla poesia una poesia che sia
«canto scaturito dal sangue», non pizzicato di «liuti
insulsi» un mandato di terrena salvezza. da Domenica mattina
Dice: «Ma nel piacere sento ancora il bisogno (Traduzione di Francesco Dalessandro)
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