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Autoritratti senza lo specchio

di Nancy Watkins

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Autoritratti senza lo specchio

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Nancy Watkins

 

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Recensioni del libro Autoritratti senza lo specchio di Nancy Watkins

NANCY WATKINS SENZA SPECCHIO

di Attilio Lolini

Le edizioni Il Labirinto che pubblicano la rivista «Arsenale», hanno dato il via con questo Autoritratti senza lo specchio di Nancy Watkins a I Raggi, una collezione d’arte dove sono pubblicate opere grafiche in sequenze tematicamente unitarie, di artisti contemporanei. Disegni e incisioni sono accompagnati con testi brevi: prose saggistiche e narrative che toccano, sia pure in modi diversi, temi affini con l’intenzione dichiarata di escludere in ogni modo illustrazioni reciproche.
Il progetto è molto bello e il primo volumetto, che ripropone un lavoro editoriale d’altri tempi non come nostalgia ma quasi come sfida all’imperante bruttezza dei libri in serie, oltre ai disegni di Watkins comprende anche due scritti rispettivamente di Valerio Magrelli e Domenico Vuoto.
I sedici disegni a china di Nancy Watkins sono da «leggere» come poemi sul tema dell’impossibilità di guardarsi: quasi dei «sonetti» tanto sono delicati e preziosi gli equilibri che ribaltano.
Nel suo scritto Panorami e paradossi Valerio Magrelli disserta a lungo su quella che potrebbe chiamarsi la «riflessione sulla struttura della visione», mentre Domenico Vuoto in brevi paragrafi intitolati Sguardi, con appropriate compiacenze letterarie dichiara subito l’impossibilità di compilare, appunto, una qualsiasi grammatica degli sguardi. Ma è pur sempre possibile sentir parlare gli sguardi, ascoltarli, rintracciandone l’eco perdurante delle parole.

«Il Manifesto», 6 marzo 1986

 

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