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Storie innaturali

di Domenico Vuoto

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Storie innaturali

 

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Fuori collana

Domenico Vuoto
Storie innaturali
Con cinque disegni di Enrico Pulsoni
1986 Pagine 80 Euro 10,00

ISBN 978-88-89299-02-9

 

Domenico Vuoto Storie innaturali

Più che il famoso libretto di Jules Renard, di cui rovesciano, parodiandolo, il titolo, queste Storie, e i vari altri artifici che le accompagnano, hanno dietro di sé gli innumerevoli bestiari, erbari e lapidari che l’uomo ha compilato nei secoli per placare il suo assillo di animale diverso della Natura; e quindi le favole, le leggende, le corone di mirabilia, che da quegli antichi testi – dai loro simboli e allegorie – sono discese.
Ma, come l’attento lettore scoprirà subito, qui non si raccontano, nonostante una certa aura «fantastica», incanti e sortilegi, come nelle fiabe; e neppure, anche se vi compaiono animali parlanti – e pensanti –, si esprimono indubitabili verità morali per figure, come negli apologhi. Favolista disincantato e moralista ambiguo, l’autore, senza voltare le spalle all’eterno dilemma se l’uomo sia il signore della Natura o la sua creatura più miserevole, mescola e confonde le carte; e adattando ai suoi fini forme diverse, dal racconto all’aforisma al piccolo trattato, apparecchia un suo variegato teatro zooantropomorfo, di volta in volta austero e esilarante.


da Storie innaturali


Sulla distrazione

Sembra che col mondo il distratto abbia stabilito un patto di mutua indifferenza. (In realtà, ci si occupa di lui e il giudizio che lo concerne non è sempre tenero. È il distratto che appare irrimediabilmente lontano, e innanzitutto da se stesso).
Nei suoi gesti è vago, immemore, demenziale. Se lo richiami alla realtà, se ne esce con un’espessione e un verso che equivalgono a un’ammissione di colpa, e a una tacita richiesta di indulgenza.
Quindi si dispone all’attenzione. Ma subito ti accorgi che ti fissa, non ti vede.
Pensi di lui: continua a vagolare; è assente, ma dopo tutto è innocuo.
E così, assolvendolo, lo abbandoni al suo destino. Ma intanto il distratto ha raggiunto il suo scopo che è quello di potersi dedicare indisturbato alle sue trame.
È un principe scaltro che congiura contro il mondo, mentre il mondo è distratto.

 

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