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Sonetti di Berryman

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Notizie sull’autore

John Berryman

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Collana Tarsie

Testo originale a fronte

John Berryman
Sonetti di Berryman
A cura di Gianfranco Palmery
Con due disegni di Bruno Ceccobelli
2001 Pagine 48 Euro 8,00

Prima edizione di trecento esemplari numerati

ISBN 978->88-89299-15-9

 

John Berryman  Sonetti di Berryman

È Petrarca il modello per i centoquindici sonetti, strutturalmente appunto petrarcheschi, scritti da Berryman negli anni 1946-1947 e pubblicati solo vent’anni dopo, nel 1967; il modello e il paragone, anche biografico: «ho letto la sua vita. Ho ristudiato la mia»… In verità Berryman petrarcheggia a suo modo, tendendo l’orecchio alla musica strozzata e stridula di Corbière – ossia, tratta Petrarca come Corbière ha, secondo alcuni, trattato Malherbe. Quanto a Lise, la sua «dama in maglione e jeans», più che a Laura, capelli d’oro a parte, somiglia a Marcelle, è, corbierianamente, un amour jaune – ché il giallo che sfolgora in quel canzoniere d’un «ménage à trois», lirico e ironico e non meno denso di riferimenti realistici, non viene fuori solo dall’oro del capelli: «Due mesi di colpa e giallo crespo: a restare / di noi, Lise! sia questa chiara scena reale».
I mesi cresceranno, insieme ai sonetti, alternando «lussuria soave» e rimorso, esaltazione e disamore – e su tutto, come un vivifico alone, la morte, «madre di bellezza»… Dei Berryman’s Sonnets si propone qui una scelta nella traduzione congeniale e sapiente di Gianfranco Palmery.


da Sonetti di Berryman

Io sono qui che aspetto, cara, in soffitta
il tuo passo, oh, il cadenzato tuo passo
nel caldo soffocante – non mi dispiace affatto,
il silenzio mi prende e il no degli orologi
che ci separa più a lungo: hanno fatto
le pietre il primo martire e potranno intralciare
i nostri nemici, io salirò sul tetto
libero a respirare. L’Università di Battipiano
avrà i suoi titoli sul «Times»: studioso ammattisce,
panico tra la folla, danni ai rododendri. Piano
scoccheranno i necrologi, si farà luce sui fatti,
o quasi. Era innamorato, e buggerato. A sua
moglie doveva restare attaccato: tutto qui,
invece di finire, attraversando il mare, ah, così.

(Traduzione di Gianfranco Palmery)

 

 

John Berryman è nato a McAlester, Oklahoma, nel 1914. È stato professore a Harvard, Princeton e, fino alla morte, all’Università del Minnesota. Ha pubblicato numerose raccolte di versi, da Homage to Mistress Bradstreet ai Berryman’s Sonnets, ai celebrati The Dream Songs, «Pulitzer Prize» per la poesia. Considerato tra i maggiori poeti americani del Novecento, Berryman è anche autore di saggi critici e di un romanzo, Recovery, uscito postumo. Si è ucciso nel 1972, gettandosi nel Mississippi.

 

Edizioni Il Labirinto